- Sperimentazione di specifici progetti e trattamenti educativi protesi alla valorizzazione delle potenzialità e bisogni complessi delle persone disabili.
- La promozione di attività di ricerca che permetta la riduzione di trattamenti sanitari e farmacologici finalizzati al solo contenimento comportamentale al fine di corrispondere, invece e soprattutto, al suo “ben-essere e ben – divenire” della persona disabile.
- La sperimentazione di progetti educativi e attività che prevedano anche l’inserimento della persona in contesti di vita e lavorativi in cui possa esprimere le proprie capacità e in cui s’intrecciano relazioni vere, umanizzanti, “dove tutto è reale e nulla è artificialmente costruito”.
- Promozione e divulgazione dei risultati ottenuti e delle prassi adottate in Convegni e in Pubblicazioni affinché sia preservata, sviluppata e divulgata la prassi assistenziale e riabilitativa sperimentata per far conoscere i risultati delle proprie ricerche e il repertorio della documentazione acquisita.
- Sviluppare formazione specifica dei professionisti che operano nel campo della disabilità grave al fine di salvaguardare, al di sopra di tutto, la “relazione” con la persona disabile.
- Valorizzare la disabilità affinché questa si traduca in abilità concretizzabili in nuove attività “dedicate e riservate” anche in collaborazione con realtà analoghe presenti in altre regioni o paesi.
- Stipulazione di accordi e convenzioni con Enti e istituzioni pubbliche e/o private per la promozione e l’esercizio delle sue attività.
- Collaborazione con associazioni, aziende o istituzioni che ne facciano richiesta, purché queste abbiano finalità non a scopo di lucro e siano ritenute utili per il raggiungimento degli scopi istituzionali;
- Raccolta fondi attraverso iniziative di autofinanziamento e/o ricerca fondi attraverso enti, aziende o associazioni sul territorio.
- Svolgere le attività consentite dall’ordinamento che si rivelino utili al fine di conseguire gli scopi associativi e finanziarne le attività.
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